DA TANGENTOPOLI A IGNORANTOPOLI?

Oggi ricorrono i trent’anni di tangentopoli, l’inchiesta giudiziaria che ha determinato la fine di quella fase storica denominata prima repubblica. A dire il vero era già la seconda repubblica, giacché la prima è morta con l’omicidio di Aldo Moro. In ogni caso, questa ricorrenza va ricordata per le sofisticate tecniche con le quali la classe politica sottraeva denaro pubblico per organizzare le proprie attività: il finanziamento illecito ai partiti.

Da allora la classe politica non ricorre più  a tecniche sopraffine, visto che ogni giorno leggiamo notizie di corruzione talvolta “alla luce del sole”, penso alle recenti truffe sull’eco-bonus.

A mio avviso il danno che la corruzione arreca è assai minore dell’incompetenza dei politici nel gestire le risorse pubbliche. Nel breve periodo la cattiva amministrazione, fatta di conflitti d’interesse, può certamente determinare seri danni, ma nel lungo periodo la carenza di preparazione degli amministratori ha un effetto dirompente. Pensiamo a quanti provvedimenti vengono annullati o revocati per errori di valutazione, non dettati da abuso d’ufficio ma semplicemente dall’incapacità di fare la scelta migliore, quella più corretta e non corrotta.

Ecco perché nel trentennale di Tangentopoli vorrei proporre un seminario di formazione gratuita agli amministratori locali.

L’indagine condotta da ANAC, contenuta negli orientamenti pubblicati nel febbraio 2022, dimostra come la reputazione degli enti possa essere migliorata mediante:

  1. l’accrescimento della consapevolezza e sensibilizzazione da parte di tutti i soggetti coinvolti;
  2. la rilevanza della partecipazione ovvero sinergia e confronto fra livello politico e livello tecnico;
  3. il ruolo della formazione, al fine di favorire la diffusione di una nuova cultura organizzativa;
  4. l’importanza della trasparenza, quale principale misura di prevenzione.

Se tali fattori hanno migliorato la reputazione, sotto il profilo del rischio di corruzione, del 23,9% delle amministrazioni oggetto di valutazione, il percorso per la crescita dell’integrità e della trasparenza della PA è ancora molto lungo, soprattutto perché impone il coinvolgimento diretto dell’organo di indirizzo politico. A dieci anni dalla legge Severino occorre intervenire per migliorare la percezione della corruzione, accrescere la reputazione dell’ente e creare un rapporto di fiducia tra cittadino ed istituzioni.

Il seminario di formazione è destinato esclusivamente a coloro che ricoprono cariche elettive o di nomina all’interno di enti locali, al fine di accrescere le competenze in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, mediante l’approfondimento del quadro giuridico (leggi e Piani Nazionali Anticorruzione), della letteratura scientifica in materia, nonché ricorrendo a casi di studio.

Programma

  • Quadro normativo
  • Dalla corruzione alla maladministration
  • I fattori che determinano l’integrità
  • Il modello organizzativo della legge Severino
  • La gestione e trattamento del rischio
  • Domande e Risposte

Per maggiori informazioni scrivere a daniele@ricciardilex.it

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