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IERI CHIERI CONTRO ROMA: CHE SPETTACOLO!

Chieri è un piccolo comune del Piemonte nella città metropolitana di Torino. Conta 53 mila abitanti e la sua squadra di pallavolo femminile è sponsorizzata dalla Reale Mutua, fondata il 31 dicembre 1829 da Re Carlo Felice il quale sottoscrisse la polizza n. 1 per assicurare  la sua residenza. Torino, capitale del regno, non ha una squadra in serie A1.

Chieri Reale Mutua è stata fondata nel 1976 e ieri ha incontrato al Palazzo dello Sport l’Acqua & Sapone Roma Volley Club, nato solo pochi anni fa. Il campo di gioco si trova in un municipio di Roma che ha il doppio degli abitanti di Chieri. Questa è l’anomalia della pallavolo italiana, piccoli centri di provincia che arrivano al Palazzo dell’Eur con una storia pallavolistica ben più importante del Club della Capitale. Ed è quindi un miracolo sportivo se la  #squadradiroma ha dominato un match che molti davano già perso sulla carta.

Le atlete romane si sono esaltate davanti a poche centinaia di tifosi. Pochi ma buoni perché a sostenerle senza sosta c’era il Branco che ormai è una realtà consolidata tra le tifoserie delle squadre di serie A1 femminile. Come di consueto, abbiamo salutato i tifosi in trasferta e donato la nostra maglia, quella che ognuno d noi indossa durante la gara. Sì, perché anche il tifoso ha la sua divisa per rappresentare l’appartenenza ad un gruppo che, pian piano, sta entrando nei cuori delle pallavoliste, in particolare di quelle che sono lontane migliaia di chilometri dalle famiglie e dagli affetti.

Quando ho immaginato questo nome, il Branco, non mi sono neppure posto il problema dell’accezione negativa che questo termine spesso ha sui media. Noi siamo il branco delle wolves (lupe), orgogliosi di appartenere ad una tifoseria eterogenea ed inclusiva. E’ una esperienza fantastica quella che stiamo realizzando, con un sogno nel cassetto: portare la squadra alla salvezza e, chissà, un pò più su affinché il palazzo dello sport di Roma si possa riempire di passione per le giocatrici.

A dicembre, quando Roberto Mignemi, DG della società, mi ha proposto di fondare il Fans Club, nato formalmente il 4 febbraio scorso, non avrei mai immaginato di godermi lo spettacolo, senza stress ed affanni, perché nel Branco ognuno sa già cosa e come fare per supportare il team della Roma Volley.

La prossima sfida sarà a Monza, in Brianza, chissà se continueremo a crescere in numero e desiderio di seguire le ragazze anche in trasferta. La prima è stata a Treviso, contro le campionesse di Conegliano, eravamo in 3. L’ultima a Firenze eravamo 19. Il Branco cresce e si diverte. Daje Wolves!

CODICE DEONTOLOGICO DIPENDENTI CAPITOLINI: IL REGALO PIU’ GRANDE …

La settimana appena trascorsa ha presentato una polemica sul codice di comportamento dei dipendenti capitolini adottato dalla giunta Raggi con la delibera n. 141 del 30 dicembre 2016. Un regolamento che ha sostituito quello precedentemente adottato nel 2013 e che attua la più generale disciplina del D.P.R. n. 62/2013 per tutti i dipendenti pubblici.

Le agenzie hanno evidenziato alcuni elementi considerati innovativi: l’anonimato per i dipendenti che denunciano eventuali illeciti, la responsabilità dei dirigenti nel vigilare sulle misure anticorruzione e la previsione di un limite di 100 euro per i regali ricevuti dai dipendenti.

A ben vedere, non siamo dinanzi ad alcuna novità. Sì, è vero che il codice generale prevede un limite di 150 euro anziché 100, ma non credo che 50 euro di differenza siano significativi per costruire la cultura dell’integrità in un’amministrazione in cui 28 mila dipendenti hanno ormai perso l’armatura per combattere la corruzione, parola che non indica solo il reato degli artt. 318 e 319 del codice penale, ma soprattutto lo sviamento del corretto esercizio del potere pubblico.

Dopo anni trascorsi in giro per il Paese per raccontare le misure previste dai Piani Nazionali Anticorruzione varati dall’ANAC di Raffaele Cantone, mi sono sempre più convinto che questa armatura ha natura immateriale. Non è una procedura per segnalare gli illeciti, né la rotazione di migliaia di persone (oneste o disoneste).

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EDILIZIA SOCIALE: I VINCOLI DEL PREZZO MASSIMO DI CESSIONE

Dalla fine del 2015 ogni giorno decine di persone affollano gli uffici del Dipartimento all’Urbanistica del Comune di Roma per avere informazioni o sollecitare le pratiche relative alla rimozione del vincolo del prezzo massimo di cessione degli alloggi di loro proprietà. Sono decine di migliaia invece i proprietari che non hanno ancora piena consapevolezza di quanto avvenuto tra il 2015 e il 2016 in conseguenza della giurisprudenza che ha chiuso un lungo contenzioso su queste delicate questioni urbanistiche e dei successivi provvedimenti adottati dall’amministrazione capitolina.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

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